Sta arrivando il caldo e per chi ha la dermatillomania può rappresentare una sfida in più da affrontare (come se non fosse già abbastanza). L’aumento della temperatura e delle belle giornate, infatti, significa esporre alla luce diretta la nostra vulnerabilità.
Caldo = sudore
Innanzitutto, le temperature più calde possono causare maggiore sudorazione e questo può peggiorare significativamente i sintomi della dermatillomania.
Il sudore, infatti, può causare irritazione cutanea, prurito e disagio, aumentando il desiderio di toccare, graffiare o spremere la pelle per cercare sollievo.
Caldo = spogliarsi
Il caldo, complice il sudore, ci spinge anche a spogliarci di tutti quegli strumenti che durante l’inverno ci aiutano a celare i danni del comportamento dagli sguardi altrui (e da eventuali commenti): vestiti pesanti, guanti, sciarpe, berretti, collant, calze e, per alcune persone, il trucco.
Si deve passare al tanto temuto abbigliamento estivo: dai confortevoli maglioni senza scollo e maniche lunghe a magliettine corte che scoprono decolté, braccia e spalle; dai pantaloni lunghi e coprenti ai pantaloncini che espongono interamente le gambe; dalle scarpe chiuse ai sandali o ciabatte che mostrano i piedi.
Per chi non ha la dermatillomania, questo passaggio può sembrare una banalità ma, per noi, invece, può diventare un vero incubo.
Caldo = problemi col trucco
Per chi si trucca quotidianamente, il caldo rappresenta un ulteriore grande dilemma. Si deve scegliere tra il rinunciare completamente al fondotinta ed eventualmente passare a creme solari coprenti (che non sono la stessa cosa) o il continuare a truccarsi come in inverno, con il problema di mettere anche la protezione solare. L’ultima opzione non è per niente piacevole: il fondotinta sopra la crema solare fa sudare ancora di più e si ha la sensazione che il viso soffochi e si sciolga, con l’eventuale paura di macchiare cose, vestiti e persone.
Caldo = mare e piscina
Con il caldo arrivano anche gli inviti ad andare in piscina o al mare.
Metterci in costume e non truccarci neanche un po’, ma siamo matt*?
Molt* di noi temono queste situazioni per colpa della vergogna e finiscono per evitarle. Ve lo dice una persona che per anni non si è più messa in costume per colpa delle gambe, del petto e delle braccia distrutte.
Il bello del caldo è anche stare all’aperto e godersi il sole sulla pelle, ma la dermatillomania ci può rubare anche questo piacere della vita. In questo modo si finisce per passare le belle giornate in casa, invidiando le altre persone che, libere da questo ostacolo, possono andare spensierate in piscina o al mare.
Caldo = esporre la pelle
Il caldo comporta, in poche parole, dover esporre la nostra pelle e, quindi, la nostra più grande vulnerabilità. Le nostre ferite, le nostre macchie e le nostre cicatrici diventano più difficili da nascondere. Di conseguenza, siamo più a rischio di provare vergogna e disagio.
Alcun* di noi hanno imparato a fregarsene e sfoggiano le imperfezioni senza paura, ma altr* per la troppa vergogna non ci riescono. E allora ci troviamo a truccarci pesantemente come in inverno e/o a indossare felpe, pantaloni lunghi e scarpe chiuse in piena estate, pur di nascondere la nostra pelle non perfetta.
Ve lo dice una persona che l’ha sperimentato per anni: è una vera tortura camminare sotto il sole, con 40 e passa gradi, con la pelle del viso e del corpo che sembrano sciogliersi sotto gli strati di fondotinta e di vestiti inadeguati.
Caldo = maggior rischio di commenti
Come se non bastasse, si aggiungono i commenti delle persone:
“Ma non hai caldo con la felpa?!”
“Ti hanno punto le zanzare?”
“Cosa ti sei fatto/a lì?”
Eh, se sapeste.
Caldo = più tentazioni
Esporre una maggiore quantità di pelle per via del caldo, in alcuni casi, può significare anche maggiori tentazioni. Si ha una superficie più estesa di pelle da stuzzicare e, quindi, la dermatillomania ci va a nozze.
Inoltre, il sole estivo sembra, se possibile, far emergere ancora più imperfezioni. Brufoletti che in inverno neanche si notano, in estate sembrano comparire ovunque. Effettivamente, la luce solare può in alcuni casi peggiorare le problematiche della pelle. Fortunatamente, in altri, può portare grandi benefici.
La frase “prendi il sole che ti fa bene ai brufoli” non è proprio vera. È meglio chiedere prima consiglio a un esperto onde evitare di peggiorare la situazione.
Caldo = (d)epilarsi
Infine, per molte persone, l’inizio della bella stagione significa anche (d)epilarsi con tutte le conseguenze che comporta su chi ha la dermatillomania: irritazioni, brufoletti, peli incarniti o sottopelle si aggiungono alle “solite” imperfezioni da torturare. Il comportamento, quindi, può subire dei picchi in corrispondenza delle sedute di (d)epilazione.
Caldo = miglioramenti (per alcun*)
Per alcune persone, invece, il caldo porta con sé importanti miglioramenti della pelle e della qualità della vita.
Il sole, adeguatamente filtrato dalla protezione solare, infatti, può aiutare a seccare i brufoli, diminuendo le tentazioni. Inoltre, il fatto di dover indossare abiti estivi o il costume può agire da deterrente. Può, infatti, motivare a lasciare stare le imperfezioni. Infine, le belle giornate possono migliorare l’umore e il benessere mentale, riducendo i sintomi della dermatillomania.
Ovviamente, chi scrive non ha avuto questa fortuna.
Come sopravvivere al caldo
L’arrivo della bella stagione non deve per forza diventare un incubo. Vi diamo alcuni consigli per viverla al meglio:
Proteggete sempre la pelle dal sole, soprattutto le ferite fresche, le macchie e le cicatrici. Le macchie, in particolare, rischiano di diventare più scure ed evidenti senza la crema solare.
Create sempre barriere tra le dita e la pelle: indossate guanti leggeri, mettete cerotti sulle dita o dei ditali da cucito/chitarra.
Praticate la consapevolezza, soprattutto in relazione alle vostre mani. Cercate di essere sempre consapevoli di dove si trovano. Quando iniziano a vagare, chiudetele una dentro l’altra, incrociando le dita, oppure incrociate le braccia.
Per chi ha la dermatillomania sulle braccia/gambe: indossate manicotti da pallavolo, applicate delle maschere in casa, applicate tatuaggi finti (acquistabili online).
Il consiglio in fondo, però, è solo uno: FREGARSENE.
Fregarsene di nascondersi dietro il trucco, sotto i vestiti o dentro casa. Fregarsene di ciò che la gente potrà dire o che effettivamente dice sulla nostra pelle. Fregarsene anche di (d)epilarsi se può aiutare a ridurre i sintomi. Fregarsene e vivere. È banale, ma la vita è troppo breve per vivere autolimitandosi e chiudendosi in casa.
La pelle è nostra e niente e nessuno ci vieta di mostrarla per com’è, a parte noi. È vero, la società ci ha inculcato canoni di bellezza tali per cui bisogna avere una pelle perfetta, ma la realtà è tutt’altra: la normalità è avere la pelle imperfetta. La vergogna che proviamo è anche frutto di questa visione imposta.
Quello che possiamo fare è lavorare su di noi per ridurre la vergogna che ci paralizza. È importante imparare a stare dentro questa emozione e ogni giorno fare un’azione o attività che la coinvolga. Iniziate facendo un passo alla volta: es. uscite mezz’ora senza nascondere i danni della dermatillomania e aumentate via via la durata. Accettate gli inviti in piscina e al mare da parte di persone di cui vi fidate. Ci vorrà tanto coraggio, ma col tempo sarà sempre più facile. L’ostacolo è solo iniziare.
“Eh la fai facile! Non è così semplice nella realtà” direte. Lo so bene, ho vissuto anni a evitare la vergogna e sapete qual è stato il risultato? Che la mia vita si è ristretta sempre di più fino a diventare una “vita” da reclusa in casa. Ho smesso di andare in palestra, in piscina, al mare, di mettere i pantaloncini corti, le canottiere e i vestitini, di avvicinarmi alle persone e così facendo ho perso amicizie e partner. Poi mi sono resa conto di aver smesso semplicemente di vivere. Con l’aiuto delle persone a me vicine, ho iniziato a uscire con loro senza truccarmi, aiutata dal fatto che non mi avrebbero criticata. Ho smesso di depilarmi le braccia perché altrimenti le distruggevo. Soppesando bene la situazione, mi sono detta “meglio le braccia pelose che le braccia devastate e doloranti che bruciano sotto l’acqua calda”. Mi sono fatta il laser definitivo alle gambe e dopo un anno di sedute sono tornata a mettere i pantaloncini corti e il costume. Ho ripreso ad andare in spiaggia, prima in compagnia di persone fidate, poi anche da sola. Gli invisibili limiti alla vita che mi ero autoimposta si sono man mano allentati e ora, a distanza di anni e dopo tanto lavoro su di me, non temo più l’estate come prima.
La dermatillomania può togliere tanto, ma solo se noi glielo concediamo.
Scriveteci i vostri consigli: condividere le vostre strategie può aiutare tante altre persone! Aiutiamoci!
Camilla é una delle nostre volontarie e si occupa di gestire la nostra pagina Instagram @comunita_crfc e il gruppo facebook Comunità CRFC Italia -Tricotillomania, Dermatillomania, ecc.
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